Andrea Borella, attualmente maestro presso l’Accademia Comini, ha un passato da grande campione.
Ricordato come uno dei fiorettisti più forti di tutti i tempi, quando si pensa a Borella si pensa alla medaglia d’oro a squadre di Los Angeles 1984, alla medaglia d’oro ai mondiali di Sofia 1986, alle tre stagioni di coppa del mondo vinte ma il suo nome si associa inevitabilmente a due città in particolare: Venezia e Parigi. È proprio in queste due città che il fiorettista mestrino sapeva esprimere al meglio la sua scherma collezionando moltissimi successi.
A Venezia sentiva il profumo di casa e questo gli consentirà di conquistare ben cinque edizioni diventando l’atleta più vincente nella storia della città lagunare.
Parigi invece è la seconda casa per Borella, nella Ville Lumière il fiorettista è salito ben 5 volte sul gradino più alto del podio.
Tra gli anni 80 e 90 le gare che si tenevano a Parigi erano ben due: il trofeo Rommel e il trofeo Martini (attuale CIP). Borella nell’arco della sua carriera collezionerà 3 vittorie nel primo e 2 nel secondo. Il maestro dell’Accademia Comini è stato il primo italiano a vincere il Challenge International de Paris ancora diciassettenne nel 1978, si ripeterà poi nel 1990 diventando uno dei pochissimi a vincerlo due volte, un club ristretto dove si trovano nomi come D’Oriola, Romankov, Gregory e altri campioni di altissimo livello.
Ancora oggi in Francia il nome Andrea Borella è associato a classe ed eleganza, due qualità che i transalpini amano e rispettano. Queste caratteristiche hanno contraddistinto la scherma del fiorettista mestrino e gli hanno permesso di detenere un altro primato, quello di essere l’unico italiano ad aver premiato il vincitore della gara.