
Scherma per non vedenti e ipovedenti
L’Accademia Comini Scherma ancora una volta si è resa protagonista nel territorio con un’iniziativa sociale: portare la scherma per non vedenti e ipovedenti nel Veneto.
Nel 2022 il Presidente Antonio De Danieli assieme al Consiglio Direttivo dell’Accademia ha sentito il bisogno di creare un progetto socialmente utile; così, dopo l’esperienza con il mondo dei sordi, venuto a conoscenza dell’espandersi del movimento schermistico dedicato a persone con impedimenti visivi, ha deciso di appoggiarsi alla Federazione Italiana Scherma per costituire un gruppo alla Comini Padova. La guida tecnica del progetto è affidata al giovane e capace M° Alberto Dei Rossi che insieme alla collaboratrice e consigliera Silvia Sopetto hanno creato un gruppo di atleti non vedenti e ipovedenti. Il progetto continua tutt’oggi con un corso di scherma dedicato il martedì pomeriggio.
Progetto Erasmus Plus
Nel 2018 l’Accademia Comini si è aggiudicata il bando europeo del progetto Erasmus+.
Grazie ad un’intuizione del vicepresidente Alessandro Arzenton e alla professionalità della Project Manager Angela Princi, la Comini Padova ha sviluppato una collaborazione con altre due società di scherma europee: il Cercle D’Escrime de Limoges (Francia) e l’Alkmar Schermen (Olanda).
Gli obiettivi del progetto raggiunti nel 2022 ed esposti nell’evento di chiusura a Padova hanno previsto l’interazione di atleti e Maestri delle tre società europee per promuovere la socializzazione di persone appartenenti all’Unione Europea. I maestri inoltre si sono confrontati per allineare il loro metodo di insegnamento e ridurre il drop out di atleti in età giovanile, riscontrando un aumento di iscritti in tutte e tre le società.
Scherma Senza Barriere
L’idea risale al 2010, quando il Presidente dell’Accademia Comini Antonio De Danieli e Arianna Caccaro direttrice del Magarotto, il primo istituto per sordi in Europa, pensano di mettere insieme sulle pedane di scherma atleti sordi e atleti della Comini. Così nel 2012 il progetto Scherma Senza Barriere si mette in moto: viene creato un gruppo di lavoro composto dal prof. Federico Avanzini e l’ing. Stefano Delle Monache di “Sound and Music Computing Group”, affiancati da Andrea Borella, olimpionico maestro della Comini, da Carlotta Brucco, istruttrice della Comini e Monica Stecca Prof. di educazione fisica dell’Istituto Magarotto.
Grazie al Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Padova e al sostegno economico della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, il progetto viene sviluppato in tre fasi successive:
- 2012 – studio delle difficoltà che i sordi incontrano in pedana in sala Comini;
- 2013 – costruzione, sulla base dei risultati dello studio, di un primo prototipo;
- 2014 – creazione della polsiera vibrotattile, primo prototipo al mondo del genere, in grado di rendere autonomi i sordi sulle pedane da scherma dove possono tirare alla pari con i loro coetanei.
Nel 2014, il Presidente Antonio De Danieli e tutti i collaboratori al progetto presentano il prototipo della polsiera che si rivela essere una grande innovazione tecnologica e importante a livello di integrazione sociale. Il progetto purtroppo si ferma al prototipo a causa della mancanza di fondi per uno sviluppo su larga scala.